Esistono ricette che profumano di storia. Ricette che hanno resistito allo scorrere del tempo. Tramandate di generazione in generazione, scritte su un quaderno ingiallito. Rappresentato un’eredità preziosa, da difendere, da portare con sè, con il suo sapore di tradizione, che in qualche modo ricorda le proprie radici.
E poi, ci sono quelle ricette che viaggiano in giro per il mondo: ogni Paese ha la propria versione, il proprio modo di prepararle. Ma alla fine, sono figlie della stessa madre. I waffle fanno parte di entrambe le categorie.
Queste cialde soffici hanno origine nell’Antica Grecia. Famose anche nel Medioevo, allora venivano chiamate gaufre, nido d’ape in francese antico, proprio per richiamare la loro forma. Per una serie di circostanze, le gaufre arrivarono in Belgio e in Olanda, dove il loro nome diventò wafel, e, solo in seguito, waffle in America.
Cugine dei pancake, i waffle esistono anche nella tradizione italiana, più precisamente di quella abruzzese. Io le conosco molto bene, da abruzzese doc 😉 Qui le chiamiamo ferratelle, pizzelle o neole e sono sottili e un po’ croccanti ( ve ne ho parlato qui), spesso ripiene di marmellata o nocciolata. Il ferro per prepararle, in passato, era un regalo per le ragazze in età da matrimonio, era una parte integrante del corredo.
Qualunque sia il loro nome, si tratta sempre di cialde cotte tra due ferri (oggi elettrici) e composte da uova, farina, olio e zucchero. E, ovviamente, ogni Paese ha la sua versione: chi aggiunge lievito di birra, chi burro, chi lievito chimico.
In ogni caso, questo tipo di dolce è un augurio di buona fortuna 🙂
La mia versione è alternativa (altrimenti, che gusto c’è?). Ho pensato a una ricetta adatta a tutti, accompagnata con i nostri Nergi.
Adoro questi mini kiwi, l’avrete capito 🙂 in questi giorni mi sono sbizzarrita a utilizzarli in varie preparazioni: nei bicchierini di ricotta di mandorle, li ho fatti macerare nel rum. Nelle crostatine integrali, li ho utilizzati al naturale, mentre nella Cheesecake al cocco, ne ho ricavato una purea. Oggi, invece, ve li propongo sotto forma di centrifugato, come ingrediente dei Waffle al cacao & Nergi.
Questa ricetta è frutto di molti esperimenti: volevo a tutti i costi preparare dei waffle che fossero vegan, oltre che senza glutine, ma non riuscivo ad ottenere la consistenza perfetta. Poi ho capito che il problema risiedeva nelle farine. Quando finalmente ho trovato il mix perfetto di farine naturali, ho deciso di condividerlo con voi.
Se non avete la piastra per waffle, nulla vi vieta di preparare con la stessa pastella, dei deliziosi pancake.
Con i Waffle al cacao & Nergi partecipo all’iniziativa “Il Nergi della domenica“:
Ora vi lascio alla ricetta dei Waffle al cacao & Nergi vegan, senza glutine, sugar free e senza soia, preparati con farine naturali e adatti a celiaci, vegani e intolleranti…perchè Senza è buono 🙂
Waffle al cacao & Nergi vegan, senza glutine e sugar free
Cosa serve?
- 120 grammi di farina di quinoa
- 10 grammi di cacao magro in polvere non dolcificato
- 80 grammi di farina di grano saraceno integrale
- 40 grammi di olio
- 40 grammi di zucchero di cocco o di canna integrale
- 250 grammi di latte di cocco
- 80 grammi di centrifugato di Nergi**
- 20 grammi di farina di lino (oppure la stessa quantità di semi di lino ridotti in farina finissima)
- 8 grammi di polvere lievitante già dosata e composta da cremor tartaro e bicarbonato
per decorare:
- Nergi q.b.
- mirtilli a piacere
- sciroppo di acero
- fiocchi di avena (certificati senza glutine, in caso di celiachia)
*In caso di celiachia, tutti gli ingredienti devono essere certificati senza glutine
**Se non trovate i Nergi, potete sostituire con un centrifugato di mela o pera, o altro, a seconda della stagione 🙂
Come si fa?
Sciacquate i Nergi sotto l’acqua corrente e ricavate 80 grammi di centrifugato.
Per i Waffle al cacao e Nergi
Setacciate le farine (quinoa e grano saraceno) con il cacao e la farina di semi di lino e mescolate. Unite lo zucchero, l’olio e il latte di cocco poco alla volta. Sbattete energicamente con la frusta per eliminare eventuali grumi. Aggiungete il centrifugato di Nergi e per ultima la polvere lievitante. La pastella sarà bella densa.
Spennellate con un po’ di olio evo la piastra per waffle e collegatela alla corrente per farla riscaldare. Quando sarà arrivata alla giusta temperatura, versate un mestolo di pastella cercando di distribuirlo e chiudete la piastra. Lasciate cuocere i Waffle al cacao per qualche minuto. Poi con l’aiuto di una spatola in silicone, estraete le cialde e disponetele su un piatto. Continuate così fino ad esaurimento della pastella.
Al momento di servire, impilate i Waffle al cacao e decorate con Nergi a fettine, mirtilli, sciroppo di acero e fiocchi di avena. Una colazione nutriente e ricca di fibre e vitamine 🙂 Io li ho conservati in frigo e la mattina li ho riscaldati per un apio di minuti in forno: erano buoni e belli morbidi come appena fatti.
Ovviamente, se non avete la piastra per fare i Waffle, potete preparare, con la stessa pastella, dei deliziosi pancake.
6 commenti
Devo assolutamente trovare lo stampo o la piastra per i waffel e stai pur certa che la prima ricetta che provo sarà questa 😀
Ma che dolce che sei amica mia <3 sono certa che questi waffle ti piaceranno! Un abbraccio immenso
Io pensa che li ho mangiati la prima volta proprio in Grecia a Cefalonia qualche anno fa.. troppo buoni! Questa tua versione è particolare.. anche se fosse impasto di pancakes.. son sicura verrebbero buonissimi! Io difatti non ho la piastra per waffle.. Un abbraccio
Ma dai! Proprio in Grecia! Questa versione è sicuramente alternativa, senza burro, leggera, a ricca di fibre, integrale, insomma 🙂 le farine sono particolari e il gusto amaro del cacao si sposa benissimo con i Nergi 🙂 Un abbraccio grande grande e grazie amica mia <3
Vedo ormai girare su tutto il web questi nergi, devo assolutamente trovarli ed assaggiarli!!!
Carissima, i Nergi sono molto gustosi, credimi, ne vale la pena! Un abbraccio!