Sii la versione originale di te stesso, non la brutta copia di qualcun altro.
(Judy Garland)
Essere originali oggi, è difficile. Diventare una voce fuori dal coro, abbracciare l’anticonformismo e farlo diventare, perchè no, uno stile di vita, è una vera sfida, soprattutto perchè la società ci spinge all’omologazione di gusti e mode.
In cucina, poi, è ancora più complicato.
Proporre piatti sempre nuovi, colorati, ricette strabilianti e, possibilmente, mai viste dopo averle sperimentate a lungo, subire anche dei fallimenti ma andare dritti alla meta. Lo so, è quasi impossibile. Perchè tutto è già stato preparato e già visto.
Io ci provo ogni giorno. Provo a proporre il mio punto di vista, a dare il mio tocco personale ai piatti. E lo faccio sin dal primo giorno, senza guardare gli altri. Sento di avere una mia identità forte, precisa, una mia peculiarità. I messaggi che invio sono definiti, chiari e veritieri.
Le mie ricette sono tutte autentiche. Nel senso che le farine che utilizzo sono davvero integrali, come lo zucchero…e ve ne accorgete perchè i miei dolci hanno tutti un colore “rustico”, brunito. Perchè lo zucchero veramente integrale rende i dolci così. Non ricerco la perfezione di un pan di spagna o di una crostata, e poco importa se la pasta ripiena non è perfetta o se la pizza si sbriciola. Le farine naturali senza glutine sono così. D’altra parte, i miei post parlano di cibo sano. E nel mio blog ho sempre cercato di parlare di sana alimentazione, di lanciare messaggi importanti ai miei lettori. Sempre con sincerità.
Vi dico tutto questo perchè mi è capitato di trovare in giro imitazioni di Senza è buono. Parlo, ovviamente, di blog che sono nati dopo il mio. Stesso scenario, foto e stile simili, discorsi “vicini”. Sul web (e non solo) questo può succedere. Tuttavia, da un lato, mi lusinga. Sono un soggetto da imitare.
E poi, passatemi un piccolo paragone: nel campo della moda, i grandi marchi (è inutile fare nomi, li conoscete bene) sono stati imitati da molti…ma tutte le imitazioni, alla fine, sono roba da bancarella! 😀
E sull’onda dell’originalità, oggi vi propongo una ricetta che mi ha stupita non solo per i colori, ma anche per il sapore. Ultimamente, mi piace giocare con i colori, per dimostrarvi che, nonostante l’inverno sia una stagione un po’ triste, a tavola ci si può sbizzarrire con ortaggi di stagione, semi e cereali che mettono subito di buon umore.
Vi ricordate che amo particolarmente il viola, no?
Anche oggi ho portato in tavola questo colore, ma con un ingrediente diverso, il cavolo cappuccio viola. Questo ortaggio appartiene alla stessa famiglia dei cavoli. Trai i suoi parenti ci sono il cavolo nero, i broccoli, il cavolo verza e i cavolfiori.
Questa famiglia è indispensabile per il nostro benessere, perchè contiene sostanze antinfiammatorie naturali, inoltre è ricco di fibre e di ferro, addirittura più della stessa carne. E poi sono presenti calcio e omega 3.
Il cavolo cappuccio viola mi ha sempre colpito per le sue meravigliose sfumature. Per questo ho pensato a un primo piatto che io amo molto: gli gnocchi. Ma non volevo metterci le patate, troppi amidi. Allora, che fare? Gnocchi di farina. Li preparavo anche prima di cambiare alimentazione e mi divertivo a cambiare verdura ogni volta. In questo caso, quindi, è bastato sostituire la farina di farro (che utilizzavo prima) con le farine naturali gluten free.
Sono molto semplici da preparare, e soprattutto sono senza glutine e vegan. Ho pensato di condire questi gnocchi di cavolo cappuccio con della bietola fresca che ho trovato dal mio fruttivendolo di fiducia. Il risultato cromatico è sorprendente, per non parlare del gusto…a noi sono piaciuti molto, soprattutto a mia sorella, che è piuttosto diffidente nei confronti di cavoli e verza in generale. Forse si è lasciata sedurre dai colori del piatto 😉
Ora vi lascio alla ricetta degli gnocchi viola di cavolo cappuccio senza patate, senza glutine, vegan adatti a celiaci, vegani e intolleranti…perchè Senza è buono!
Gnocchi viola di cavolo cappuccio con crema di bietola e mandorle tostate
Cosa mi serve?
Ingredienti per 2 persone:
- un cavolo cappuccio piccolo
- mezza cipolla
- un cucchiaio di olio evo
- sale integrale q.b.
- 50 grammi di farina di riso finissima più altra per spolverare gli gnocchi
- 20 grammi di maizena
- 70 grammi di fecola
Per condire:
- 200 grammi di bietola
- 70 grammi di mandorle tostate e salate
- 2 cucchiai di olio evo
- mandorle a lamelle q.b. (facoltative)
* In caso di celiachia, tutti gli ingredienti a rischio devono essere certificati senza glutine
Come si fa?
Dopo aver pulito il cavolo cappuccio, tagliatelo a pezzetti e scolatelo. In una padella possibilmente in pietra, riscaldate per qualche istante l’olio con la cipolla lasciata intera, aggiungete il cavolo cappuccio a listarelle, il sale (così il cavolo rilascerà acqua) e coprite con un coperchio. Controllate la cottura dopo circa 10 minuti e, se si dovesse essere asciugato troppo, aggiungete acqua naturale. Una volta cotto, eliminate la cipolla e lasciate raffreddare il cavolo cappuccio.
Pulite la bietola, tagliatela e cuocetela a vapore per pochi minuti. Lasciatela raffreddare.
Riprendete il cavolo cappuccio cotto e pesatene 420 grammi. Inseritela nel mixer e frullatela, fino ad ottenere una crema. Versate questa crema in una pentola dai bordi alti, unite le farine setacciate e accendete il gas. Lasciate cuocere il composto mescolandolo con un cucchiaio di legno (farete un po’ fatica perchè è un composto piuttosto sodo, ma non arrendetevi!) finchè non diventerà compatto e non si staccherà dalle pareti della pentola.
Lasciate raffreddare completamente l’impasto. Nel frattempo, preparate il condimento inserendo nel mixer la bieta, le mandorle e due cucchiai di olio evo. Frullate fino ad ottenere un pesto morbido.
Riprendete il composto di cavolo cappuccio, tagliatelo a pezzi e confezionate tanti serpentelli, ritagliate gli gnocchi e disponeteli su un vassoio spolverato con farina di riso. Lessate gli gnocchi di cavolo cappuccio viola in acqua salata: saranno cotti quando torneranno a galla. Scolateli e conditeli con il pesto di bietola e mandorle. Decorate con mandorle a lamelle e servite immediatamente 🙂
4 commenti
Ti seguo sempre con grande piacere, ammirazione ed entusiasmo, proprio x il messaggio e la veridicità dei tuoi messaggi. Le tue ricette sono fonte di pura passione e studio degli ingredienti, cosa che cerco sempre di fare anch’io nella mia cucina 🙂 Siamo molto simili in questo e non posso che appoggiare le tue parole ed il tuo pensiero 🙂
Ottima anche questa coloratissima proposta, complimenti Leti e felice settimana <3
Grazie cara! Sapevo che avresti colto in pieno! E sono d’accordo con te: siamo unite da un fil rouge, abbiamo in comune la ricerca, lo studio degli ingredienti, ma soprattutto sosteniamo l’idea di una sana alimentazione. Ciascuna con le proprie peculiarità e con la propria identità. Un abbraccio grandissimo e grazie ancora!
Solo i migliori vengono copiati giusto? quindi devi solo essere orgogliosa di quello che sei: la gente sa qual’è l’originale stai tranquilla, specialmente in questo nostro mondo! Continuiamo a essere noi, sempre e comunque!!!! ti abbraccio forte e … questi gnocchi sono bellissimi!!!
Grazie amica mia! Il tuo sostegno per me è prezioso. Nessuno potrà mai toglierci la nostra originalità, la nostra personalità. Un abbraccio grandissimo