Caldo, confortevole, ampio. Ma anche colorato. Pieno di pentole, teglie, ciotole, ciotoline e stoviglie. E poi presine, guanti da forno, mestoli e cucchiai di legno. Una planetaria lucente, una spianatoia, due mixer, uno da immersione, un robot da cucina e un forno elettrico.
Ecco il posto che piace a me.
È uno spazio dove si respira libertà, dove l’arte e la poesia del cibo si incontrano, dove l’improvvisazione e l’istinto guidano le mie creazioni. È la cucina, il mio rifugio, il mio porto sicuro. Lì mi sento in pace con il mondo, mi sento davvero me stessa. Perchè basta prendere in mano un po’ di farina, aggiungere le uova e preparare la pasta fresca o i biscotti, rinfrescare il lievito madre… e immediatamente tutti i tormenti del cuore, le angosce e i pensieri tristi scompaiono, la mente vaga verso nuove preparazioni. La creatività e la fantasia non mi mancano.
Qualche giorno fa, dopo aver viaggiato, la mia mente si è soffermata su un ricordo. Il ricordo di una focaccia soffice e ripiena di verdure. La classica focaccia che si trova nei panifici. Ammetto di non averla mai mangiata. Solitamente, qui si trova farcita di spinaci o di prosciutto cotto e mozzarella.
Ovviamente, io pensavo a un ripieno “diverso”. Di stagione. Genuino, anche un po’ rustico. Sapete già che mi piacciono molto le rape, giusto? Ecco, così è nata la mia focaccia ripiena alle rape.
Per aggiungere una parte lievemente proteica, ho inserito anche un piccolo strato di crema di cannellini, che ci sta d’incanto. Totalmente vegan, la focaccia ripiena è ovviamente gluten free, con un impasto a base di farine naturali. Super soffice, lievitata naturalmente, una lievitazione lunga, grazie a Leo, il mio lievito madre senza glutine. Perchè per creare piccole grandi meraviglie, ci vuole tempo. Ma il risultato è assicurato 😉
Potete preparare questa focaccia ripiena per il pic-nic di Pasquetta. E ovviamente potete sperimentare più tipologie di ripieni: asparagi e mozzarella di riso, carciofi, bieta…spazio alla fantasia!
Ora vi lascio la ricetta della focaccia farcita alle rape, senza glutine e vegan, adatta a celiaci, vegani e intolleranti…perchè Senza è buono!
Focaccia ripiena alle rape senza glutine (farine naturali)
Cosa mi serve?
- 150 grammi di lievito madre appena rinfrescato (oppure 15 grammi di lievito di birra fresco)
- 100 grammi di acqua naturale
- 1 cucchiaio di zucchero di canna integrale, oppure sciroppo di riso o miele, se non siete vegani
- 120 grammi di farina di riso finissima
- 70 grammi di farina di grano saraceno integrale (se non vi piace, sostituitela con la stessa quantità di farina di sorgo integrale)
- 30 grammi di farina di mais finissima
- 20 grammi di amido di mais (o maizena)
- 10 grammi di xantano
- 2 cucchiai di olio evo
- 120-130 grammi di acqua
- sale integrale q.b.
Per decorare (facotativo):
- semi di sesamo ( sale grosso)
- 1 cucchiaio di olio
Per il ripieno:
- 250 grammi di rape cotte in pentola a pressione
- 1 cucchiaio di olio evo
- uno spicchio di aglio
- sale integrale q.b.
- 120 grammi di fagioli cannellini lessati e salati (facoltativi)
*In caso di celiachia, tutti gli ingredienti a rischio devono essere certificati senza glutine
Come si fa?
Se usate il lievito madre, impastate la focaccia farcita la sera prima.
Dopo aver rinfrescato il lievito madre e averlo lasciato riposare per 3-4 ore, prelevatene 150 grammi e scioglietelo con 100 grammi di acqua e un cucchiaio del dolcificante scelto e lasciatelo riposare per qualche minuto. Se utilizzate il lievito di birra, sbriciolatelo in un bicchiere di acqua tiepida.
Impastate la focaccia farcita
Setacciate le farine e lo xantano in una ciotola, unite il lievito madre sciolto nell’acqua (o il lievito di birra) e mescolate. Aggiungete l’olio evo. Sciogliete il sale nell’acqua e unitela un po’ alla volta fino ad ottenere un impasto morbido e un po’ appiccicoso, ma lavorabile con le mani. Lavoratelo in planetaria per un paio di minuti. Se non avete la planetaria, lavoratelo ungendovi le mani. Coprite la ciotola con un canovaccio pulito e lasciate riposare l’impasto per tutta la notte nel forno spento.
Preparate il ripieno
La sera stessa, anticipate la preparazione del ripieno, così lo avrete pronto ben freddo per il giorno successivo. Io avevo a disposizione le rape già cotte, se dovete cuocerle, basterà scottarle in pentola a pressione e poi ripassatele per qualche istante in padella con olio, aglio e sale.
Farcite la focaccia
Il giorno successivo, riprendete la focaccia, che avrà raddoppiato il proprio volume. Ricoprite una teglia (la mia era rettangolare) con carta da forno e stendete metà impasto, coprite con le rape spadellate e con uno strato di cannellini ridotti in purea. Stendete il rimanente impasto sopra al ripieno, spennellate la focaccia con olio evo e distribuite semi di sesamo quanto basta (o sale grosso, se preferite).
Cuocete la focaccia ripiena
Preriscaldate il forno a 200 gradi. Infornate la focaccia farcita e lasciatela cuocere per 25-30 minuti. Verificate la cottura dopo 20 minuti: se la superficie si dovesse scurire troppo, abbassare la temperatura del forno a 180 gradi e continuate la cottura. Lasciate intiepidire e servite con un’ottima birra gluten free 🙂
10 commenti
Non potrei essere più d’accordo con le tue parole..anche x me stare in cucina è terapeutico e mi fa fare pace con me stessa e con il mondo 🙂
Deliziosa la tua proposta e golosissima la farcia ^_^
Buon inizio settimana <3
Lo so, Consu! Funziona sempre: sono nervosa? Mi metto a impastare 😀 e anche per te è lo stesso 😉 grazie e buona settimana anche a te carissima!
Ho fatto questa focaccia, senza il ripieno e con qualche sostituzione, e ne sono molto felice! Ora preciso: io ho un lievito madre di grano saraceno, “Gimmi”, e ho sostituito il riso con sorgo perchè non ne avevo e perchè non mi piace la farina di riso nel pane. Inoltre al posto dello xantano ho messo psillio macinato da me. Premetto che stavolta Gimmi ha lievitato poco, ma questo per me è un problema comune perchè ho una casa fredda e umida, e a metterlo in un forno ancora acceso, anche se poco, avrei paura di seccarlo o di far morire l’amato lievito…quindi lo lascio in un forno calduccio ma spento, che però si raffredda piuttosto in fretta. Devo ancora trovare una soluzione a questo mio problema, COMUNQUE: la focaccia è cotta bene, la crosta è croccantina ma non troppo e l’interno, anche se microalveolato, non è umido e molliccio, frequente problema dei miei pani senza glutine: la mollica è “giusta”. Sembra più un panfocaccia che una focaccia genovese da panificio, ma mi va benissimo anche così, anzi, è un pane che agli ignari non saprà affatto di “senza glutine” ma solo di pane, e per di più non è una bomba di amidi. Mi prevedo a riusare la ricetta in futuro più volte modificando le farine per vedere cosa succede e per vedere se riesco a raggiungere la consistenza di focaccia genovese che le mie papille conoscono bene! Nel frattempo me la godo così come è come focaccina, panino, dentro le polpette come addensante, toast… perchè è davvero un “pane”, un vero pane per me! Grazie Lety per la ricetta e per la disponibilità, sei un tesoro!
Grazie a te Didina <3 mi fa davvero molto piacere! E' questo lo spirito giusto per accostarsi alla cucina naturale senza glutine. Bisogna provare e riprovare senza mai arrendersi. E questo vale soprattutto per il pane e per le focacce.
Ovviamente, voglio assolutamente sapere come evolvono i tuoi esperimenti con altre farine! 🙂 Un abbraccio carissima!
Scusa, mi viene da aggiungere, pur non essendo un’amante del pane in realtà, che non si può mangiare italiano senza una qualche forma di pane quindi in realtà per me questa ricetta è bellissima! Io non sono celiaca ma mi diverto a fare cose in cucina e sono figlia di ristoratori tradizionali, mi piace dare cene o fare pic-nic, ecc. Ho un’amica celiaca e quindi da anni tutto quello che faccio per noi è senza glutine e ciò in realtà è stata una bellissima sfida per me; ultimamente con Gimmi ero arrivata abbastanza vicina a fare un pane accettabile ma aveva sempre qualche pecca. Questo lo potrei trovare anche in panetteria o, meglio, fatto dalla nonna. Quindi grazie ancora, Didina
E’ proprio fortunata la tua amica! Le hai addirittura preparato il lievito madre! Comunque, non arrenderti e continua a provare, sono certa che riuscirai! Un abbraccio, Leti
Ciao, Leti. Non ho ancora il lievito madre ma voglio provare la focaccia! Una domanda: la prima dose di acqua indicata in ricetta si riferisce a quella in cui sciogliere il lievito madre? Dunque per chi prova con lievito di birra? Devo far riferimento solo alla seconda quantità indicata?
Grazie
Ciao Danila 😀 con il lievito di birra il discorso dei liquidi, purtroppo cambia, nel senso che dovrai regolarti tu con la quantità di acqua da mettere per poter lavorare l’impasto a mano e stenderlo in due strati. Dovrà essere morbido ma non troppo, leggermente appiccicoso. Sciogli il lievito di birra in un bicchiere di acqua e lascialo riposare. Poi, quando andrai a preparare l’impasto, aggiungerai POCO ALLA VOLTA il resto dell’acqua prevista [120-130 gr di acqua]. E’ probabile che non dovrai aggiungerla tutto. Fammi sapere :-*
Bene, Leti. La tua risposta conferma quel che avevo capito. Spero di poter sperimentare anche questa tua ricetta quanto prima! Ho realizzato focacce di sole farine naturali, e patate nell’impasto. Ma non così. Voglio assolutamente provare! Ti farò sapere con piacere!
Grazie ancora❣
A presto❣ ☺️
Mi fa piacere <3 aspetto tue news 😀 un abbraccio grandissimo