Il profumo dell’amicizia. Focaccia barese senza glutine con farine naturali di Roberta

da Senza è buono
Focaccia barese senza glutine, ricetta e suggerimenti

L’amicizia per me ha il profumo di una focaccia appena sfornata. Di una brioche calda e di un cappuccino alla cannella. Di pane fresco e marmellata di mirtilli. Di abbracci sinceri. Di confidenze e parole sussurrate.

L’amicizia per me non si misura con la distanza o con il passare del tempo.

L’amicizia esiste e resiste. Anche dietro lo schermo di un pc o dietro la tastiera di uno smartphone.

E lo so. So che esiste la cattiveria. So che là fuori esistono persone che approfittano, che fingono. Ma nel mucchio, se sai guardare, le eccezioni ci sono.

Da quando sono entrata in questo mondo virtuale, ho conosciuto virtualmente tante persone che, dietro una tastiera, scrivono e condividono ricette. Ho avuto l’occasione e il piacere di conoscerne alcune di persona. Poche sono coloro che sono rimaste e che ritengo davvero amiche. Una di queste è Roberta, una presenza delicata e discreta, che non ho ancora avuto possibilità di abbracciare di persona, ma spero di poterlo fare presto. È una delle donne più forti che io abbia mai incontrato.

Ha aperto il suo blog Dal ricettario di Roberta qualche anno fa e, da allora, ha continuato a condividere le sue ricette senza glutine. E, qualche mese fa, è riuscita a pubblicare il suo primo libro, I miei boccincini con farine naturalmente prive di glutine , che potete acquistare su Amazon. Ricordo quando me ne parlava, prima della pubblicazione. Lei era titubante, quasi temporeggiava. Io l’ho esortata, certa che sarebbe stato un libro fantastico. E così è stato. Ricordo l’emozione provata quando mi ha scritto che lo aveva pubblicato. Ricordo la telefonata con la sua voce piena di gioia.

Quando finalmente ho avuto un po’ di tempo per provare una ricetta contenuta nel libro, ho chiesto a Roberta di rispondere a una piccola intervista. Roberta ha subito accettato.

Vi invito, dunque, a continuare con la lettura, perché Roberta è davvero molto brava con la cucina senza glutine e ha molti consigli da dare anche a chi è neo-diagnosticato. E poi, ovviamente, vi invito ad acquistare il suo libro di Roberta su Amazon , perché è pieno di dritte per preparare un ottimo lievitato senza glutine con farine naturali. Io oggi ho scelto di preparare la sua Focaccia barese, una delle ricette che le ha dato maggiore soddisfazione. A noi è piaciuta moltissimo, tanto che è già la terza volta che la preparo! 

Ricetta focaccia barese senza glutine vegan

Ma lasciamo la parola a Roberta.

1.Benvenuta su Senza è buono, Roberta! Parlaci un po’ di te: come è nata la tua passione per la cucina? E soprattutto da dove scaturisce l’idea di aprire un blog di cucina senza glutine?

Grazie carissima Leti per questa stupenda opportunità!

La passione per la cucina me l’ha trasmessa mia mamma, che passava la domenica mattina in cucina a preparare golosi pranzetti. L’idea di aprire un blog di cucina senza glutine viene, invece, dalle mie figlie, Marta e Diana, che mi hanno sempre considerata un ottima cuoca con tanta fantasia. La prima ricetta che ho pubblicato è stata la passata di pomodoro, che aveva davvero poco a che fare con la celiachia. Poi, quando ho capito che c’era una forte esigenza di ricette senza glutine, ho iniziato a sperimentare e inventare e piano piano mi sono specializzata nei lievitati. Ecco perché il mio primo libro è proprio su pane, pizza e focacce senza glutine.

2.La celiachia è una problematica molto diffusa. Credi che in Italia attualmente ci sia la giusta attenzione? Mi riferisco ovviamente ai locali, alle pizzerie e ai ristoranti…

In Italia l’attenzione per la celiachia, da parte di ristoranti, pizzerie, bar e altri locali, è andata crescendo negli ultimi anni, ma sicuramente c’è ancora molta strada da fare. Nel mio piccolo, sono davvero orgogliosa di avere contribuito all’apertura di una gluten free bakery a Bergamo (“Privo”), formando i ragazzi che ci lavorano.

3.Sei una delle blogger più esperte di cucina senza glutine, in particolare di cucina con farine naturali gluten free: quali consigli ti senti di dare a un neo-diagnosticato che si approccia per la prima volta a questo mondo e a questa cucina speciale?

Grazie per il bellissimo complimento. È vero, negli ultimi anni mi sono dedicata molto alle farine naturali senza glutine, soprattutto dopo la diagnosi di cancro al seno, che mi ha spinta a modificare completamente il mio stile di vita. Ora, fortunatamente, sono guarita e per me è davvero importante proseguire con un’alimentazione sana e equilibrata, che prevede tra l’altro la quasi totale eliminazione dei mix dietoterapeutici, troppo ricchi di zuccheri e additivi chimici. Ecco perché a un neo-diagnosticato mi sento di consigliare di utilizzare prevalentemente le farine naturali senza glutine, con le quali vengono benissimo tutti i tipi di dolci: sul mio blog “Dal ricettario di Roberta” è possibile trovare moltissime ricette. E poi, come spiego bene nel mio libro, si possono preparare anche degli ottimi lievitati con le farine naturali senza glutine, come pane, pizza e focacce.

4.Il tuo libro è dedicato a pane, pizza e lievitati, lo zoccolo duro del senza glutine: qual è stata la ricetta (contenuta nel libro) che ti ha dato maggiore soddisfazione?

Sicuramente la ricetta che mi ha dato maggiore soddisfazione è quella della pizza, perché, ancora prima che uscisse il mio libro, era già stata pubblicata a Parigi sulla rivista “Niepi” (volume 11, 2016). A metà ottobre verrà nuovamente pubblicata, insieme ad altre mie ricette, in un libro francese, grazie sempre alla carissima Chiara Russo del blog “Baci di Dama”.

La ricetta, che mi ha fatto più soffrire, è quella della focaccia barese, al punto che alla fine mi sono quasi commossa per lo splendido risultato raggiunto.

5.Qual è secondo te la difficoltà più importante nella preparazione dei lievitati senza glutine? Come superarla?

Non è semplice preparare lievitati con le farine naturali senza glutine, perché è un gioco importante di equilibri. Ho preparato più volte le ricette del mio libro, anche solo per aggiungere o togliere 20 gr di acqua o per diminuire lo psyllium e il guar allo stretto necessario e ottenere così un prodotto finale buono ma di qualità. È importante misurare gli ingredienti con precisione e non omettere niente, altrimenti il risultato finale cambierà completamente. Anche l’utilizzo di guar e/o psyllium, additivi assolutamente naturali, permette di superare qualsiasi difficoltà e ottenere un ottimo prodotto finito.

6. Progetti per il futuro?

Dopo essermi lanciata, come dici giustamente tu, con lo zoccolo duro del senza glutine, scriverò presto un libro anche sui dolci, per la colazione e la merenda, come crostate e biscotti. Inoltre, mi piacerebbe tornare a organizzare corsi di cucina senza glutine, questa volta su richiesta e magari in giro per l’Italia, quindi anche da te, carissima Leti!

Grazie di cuore Roberta!

A questo punto, parliamo brevemente della sua Focaccia barese, la ricetta tratta dal suo libro. Devo confessare che ormai è un must a casa mia, l’ho preparata ormai tante volte, perché ci è piaciuta moltissimo. Roberta non ha utilizzato mais né maizena che spesso può dare fastidio. Inoltre, come tutte le ricette del suo libro, contiene pochissimo lievito di birra e una lievitazione lunga, che mi ha permesso di mangiare la focaccia senza alcun disturbo (si sa che il lievito di birra può dare fastidio). Infine, ultima nota. Roberta non utilizza xantano ma guar, che è un ingrediente naturale.

Ora vi lascio alla ricetta della Focaccia barese senza glutine di Roberta, vegan e con farine naturali…perché Senza è buono 🙂

Focaccia barese senza glutine con farine naturali di Roberta (ricetta contenuta nel suo libro I miei bocconcini con farine naturalmente prive di glutine)

Come preparare la focaccia barese senza glutine vegan

Ingredienti (per una teglia tonda di 36 cm)

Per la miscela: 200 gr di farina di riso finissima, 120 gr di amido di tapioca, 90 gr di farina di teff, 40 gr di farina di quinoa, 10 gr di guar

  • 380 gr di acqua a temperatura ambiente
  • 4 gr di lievito di birra fresco
  • 65 gr di olio evo
  • 12 gr di sale fine

Per farcire:

  • pomodori ciliegia,
  • olive (mia aggiunta)
  • origano (mia aggiunta)
  • olio evo,
  • sale fino

*In caso di celiachia, tutti gli ingredienti a rischio di contaminazione devono essere certificati senza glutine

Procedimento per la focaccia barese senza glutine

Preparate della miscela: pesate tutti gli ingredienti e metteteli in un sacchetto per alimenti o in un contenitore ermetico e miscelateli molto bene tra loro. Conservate la miscela nella vostra dispensa a temperatura ambiente.

Preparate la focaccia barese senza glutine: mettete nella planetaria l’acqua con il lievito a briciole, la miscela, l’olio e il sale. Avviatela a bassa velocità e lasciatela andare per un paio di minuti. Rovesciate l’impasto in una ciotola e chiudetela bene. Lasciatela a temperatura ambiente per un paio d’ore e poi mettete la ciotola in frigorifero a una temperatura superiore a 5° (Roberta consiglia 6°). Dimenticatela lì per 24 ore.

Il giorno successivo, toglietela dal frigorifero e lasciatela a temperatura ambiente per 2-3 ore. Accendete il forno a 250°, così da farlo diventare bello rovente. Nel frattempo, ungetevi le mani e stendete l’impasto su una teglia antiaderente, unta anch’essa con un filo di olio. Coprite con un canovaccio e lasciatela nuovamente lievitare. Tagliate i pomodorini a metà, direttamente sopra la focaccia e disponeteli sulla focaccia con la buccia rivolta in alto.

Io ho aggiunto anche olive e origano. Irrorate con un filo di olio e salate i pomodorini. Infornate al livello più basso del forno per 30 minuti.

Conservazione: questa focaccia si conserva benissimo per un paio di giorni, in frigorifero, in un contenitore per alimenti. Anche fredda è buonissima e morbida, ma vi consiglio di scaldarla in forno a 200°. Altrimenti la potete congelare a fette e poi scongelarla in forno, sempre a 200°, inserendola a forno freddo.

Focaccia barese per celiaci

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