Forse il bello è proprio questo. Tutto cambia, tutto evolve. Nulla rimane uguale a se stesso.
Ciò che oggi appare come un macigno, domani sarà solo una piuma sul cuore.
Forse è solo una questione di prospettiva.
O forse sei proprio tu che a un certo punto ti senti diversa.
Perché hai semplicemente ricominciato a respirare. Respiro dopo respiro.
Oggi vi offro virtualmente una crostata che si crede uno strudel. Una ricetta dolce senza glutine vegan.
Sono partita con l’idea di voler preparare uno strudel di mele, ma poi ho sconvolto un po’ i miei programmi. Perchè per me la pasta frolla è proprio come una dolce terapia. La mia comfort zone nella quale rifugiarmi.
Strudel di mele, ricetta originale altoatesina
Lo strudel ha origini molto antiche. Secondo le ricostruzioni, un dolce molto simile era preparato dagli Assiri nell’VIII secolo a.C.
In Italia, è un dolce tipico del Veneto, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia.
Il suo nome in lingua tedesca significa vortice ed è un dolce composto da un impasto che avvolge un ripieno dolce o salato. La sua versione più celebre è quella a base di mele, cannella, uvetta e pinoli.
Esistono, inoltre, diverse versioni: ogni posto ha la sua ricetta. C’è chi prepara una pasta frolla, chi una pasta strudel sottilissima, chi invece opta per una versione più veloce, a base di pasta sfoglia. Persino con i ripieni ci si può sbizzarrire. Pere, albicocche e frutti di bosco sono i frutti più usati, ma c’è chi preferisce anche ripieni come verdure e salumi. Insomma, uno strudel salato che deve essere proprio buono!
Nel Trentino, in particolare, lo strudel viene preparato nella maniera più classica, proprio nella zona dell Val di Non, dove si coltivano mele DOP. Le Golden Delicious sono quelle più appropriate, perchè hanno un sapore dolce e una consistenza croccante, quindi non si sfaldano in cottura.
Preparare lo strudel di mele con la classica pasta strudel rappresenta l’idea più golosa: la vera pasta strudel necessita di una grande elasticità per essere tirata sottilissima. Tuttavia, con le farine naturali senza glutine non è semplice ottenere un buon risultato, proprio perchè questo tipo di farina non contiene il glutine, ovvero l’elasticità sufficiente per realizzare un impasto del genere.
Un guscio di pasta frolla senza glutine incontra il ripieno dello strudel
E, dunque, niente strudel senza glutine.
Io, però, adoro questo dolce, quindi ho pensato di proporvelo in un’altra veste, una crostata che nel ripieno ricordasse proprio lo strudel. Ma l’involucro di fuori, una pasta frolla senza glutine e vegan, ha tutto un altro gusto, quello rustico delle castagne e del grano saraceno.
Per il ripieno ho assecondato i miei gusti: non ho trovato i pinoli, quindi li ho sostituiti con le noci. E ho aggiunto la confettura, proprio perché pur sempre di una crostata si tratta.
Per la decorazione, ho realizzato a mano le foglie: mi piaceva l’idea di dare un’impronta autunnale a un dolce che mi ricorda l’autunno 😉
Con questa ricetta partecipo al Contest “Mele Spezie Fantasia” organizzato da Un Pizzico Di Pepe Rosa e Molino Rossetto:
Ora vi lascio alla ricetta della Crostata strudel senza glutine vegan…perchè Senza è buono 🙂
Crostata strudel con pasta frolla senza glutine vegan
Ingredienti per una teglia rotonda dal fondo apribile di 20 cm*
- 190 gr di farina di grano saraceno
- 90 gr di farina di castagne
- 110 gr di farina di riso integrale
- 100 gr di farina di mandorle
- 60 gr di zucchero di cocco o di canna integrale
- 60 gr di olio di cocco a temperatura ambiente (non sciolto, ma solido)
- 210 gr di bevanda vegetale (o acqua naturale)
- mezzo cucchiaino di lievito in polvere per dolci (oppure 2 gr di cremor tartaro e 2 gr di bicarbonato)
Per farcire:
- 2 mele renette
- cannella q.b.
- uvetta ammollata nel rum q.b.
- 120 gr di confettura di albicocche senza zuccheri aggiunti
- noci sgusciate q.b.
*in caso di celiachia, tutti gli ingredienti devono essere certificati senza glutine
Procedimento
Versate tutte le farine in una ciotola (setacciando la farina di castagne), unite il lievito, lo zucchero e mescolate. Aggiungete l’olio di cocco in forma solida e la bevanda vegetale (o l’acqua poco alla volta. Iniziate a impastare con le mani e quando il composto sarà compatto, non aggiungerete piàù altro liquido. Lavorate velocemente e mettete in frigo per mezz’ora.
Preparate il ripieno della crostata strudel vegan:
Sbucciate le mele renette, tagliatele a fettine sottili e irroratele con del succo di limone. Spolverizzatele con della cannella in polvere. In una ciotolina, mettete a bagno l’uvetta nel rum e , a parte, tagliate a pezzetti le noci.
Dopo mezz’ora, riprendete la pasta frolla vegan senza glutine, stendetene 1/3 con il mattarello. Ricoprite uno stampo con fondo apribile con carta da forno e formate la base e i bordi (piuttosto alti) della crostata. Procedete con il ripieno: coprite la base con uno strato abbondante di confettura, poi disponete un primo strato di mele a fettine, coprite con uvetta (strizzata) e noci e ancora cannella. Poi fate un secondo strato di mele e proseguite così fino ad esaurimento degli ingredienti (la confettura va solo sulla base).
Stendete il resto della frolla e ritagliatela a piacere con le formine che avete in casa. Decorate la crostata strudel.
Accendete il forno e regolatelo a una temperatura di 180 gradi. Infornate la crostata senza glutine vegan e lasciatela cuocere per 20/25 minuti. Controllate sempre la cottura, affinchè non si bruci in superficie.
Estraete la teglia dal forno, lasciatela raffreddare e disponete la crostata vegan su un piatto da portata.
Consigli e varianti:
Le dosi della pasta frolla vegan senza glutine sono abbondanti: potete surgelarla e averla pronta per altre preparazioni, oppure stenderla in uno strato non troppo sottile e ritagliarci dei semplici biscotti.
Potete sostituire la confettura di albicocche con quella che vi piace di più, per esempio quella di fichi o di mirtilli.
Potete sostituire l’olio di cocco con olio di riso. In questo caso, però di sicuro servirà una quantità inferiore di bevanda vegetale o di acqua.
Potete sostituire le mele con le pere o con altra frutta a piacere (i frutti di bosco, ad esempio in abbinamento con le mandorle).
Altra sostituzione: le nocciole o pinoli al posto delle noci.