Inizio e fine. Crostata more e cioccolato vegan senza glutine

da Senza è buono
Crostata more e cioccolato

Qualsiasi inizio è dolce, radioso. Assurdamente felice.

Ma quando tutto finisce, la sensazione di perdita è straziante, lascia nell’animo un senso di abbandono, di fallimento. Percepiamo la mancanza di qualcosa che ci ha fatto compagnia per troppo tempo. È come se ci sentissimo privati. Di un braccio. Di una gamba.

Lo stesso vale per una storia d’amore. Quando finisce, lascia un vuoto immenso, proprio come la perdita di una persona amata. Il vuoto sotto i piedi è un baratro che non può mai finire. Il senso di abbandono prevale, ci accompagna. E non possiamo accettare che tutto sia giunto al capolinea. All’inizio neghiamo addirittura che sia accaduto. La collera e il rancore ci avvelenano l’anima. Poi c’è il tempo delle lacrime.  E ci rintaniamo nella solitudine del dolore.

Ma alla fine, dobbiamo accettarlo e ricominciare a vivere. Tutto ha un principio e una fine. Mettiamo da parte la rabbia, il risentimento, le lamentele. Pensiamo a tutto ciò che abbiamo ricevuto e lasciamo che la riconoscenza prevalga su tutto il resto.

Giorni fa meditavo su questi concetti.

Avevo un paio di confezioni di more fresche in frigo e mi sono fatta guidare da queste sensazioni, per creare un dolce particolare, la Crostata more e cioccolato. (Se amate le more, qui trovate una cheesecake vegan senza soia e gluten free e qui una torta soffice con crumble croccante).

Crostata more e cioccolato

Se mi seguite da un po’, sapete quanto ami le crostate e, nonostante il caldo, continuo a sfornarne. E riescono bene perché, non utilizzando il burro, è più semplice lavorare l’impasto che con queste temperature, basta far riposare la frolla in frigo per mezz’ora.

I sapori che si percepiscono mangiando una fetta di Crostata more e cioccolato sono particolari. La dolcezza del cocco si incontra con l’amaro del cioccolato fondente e con l’aspro della composta di more: proprio quello che volevo ottenere, partendo da quei pensieri. Insomma, un vero tripudio di sapori che, sono certa, vi conquisteranno.

Nel ripieno della Crostata more e cioccolato non trovate farine (solo mandorle e cocco) ma cioccolato fondente e un ingrediente che nell’ultimo periodo mi piace molto: il latte di cocco. Se non lo trovate, potete sostituirlo con la panna di cocco in brick, leggermente più densa. Il risultato è un ripieno morbido, cremoso, che si sposa benissimo con il guscio esterno croccante.

Con la Crostata more e cioccolato partecipo al 100% Gluten Free (fri) Day:

Gluten-Free-friDay-2

Ora vi lascio alla ricetta della Crostata more e cioccolato vegan, senza glutine, senza soia e sugarfree adatta a celiaci, vegani e intolleranti…perchè Senza è buono!

Crostata more e cioccolato vegan, senza glutine e sugar free

Crostata more e cioccolato

Cosa serve?

Dosi per una teglia da 20 cm di diametro con fondo apribile

Per la frolla vegan e senza glutine:

  • 60 grammi di mandorle ridotte in farina
  • 30 grammi di farina di cocco
  • 120 grammi di farina di grano saraceno integrale biologica
  • 40 grammi di olio di riso (o di mais bio)
  • 60 grammi di zucchero di cocco (o di canna integrale)
  • 40-50 grammi di acqua naturale o latte vegetale a scelta
  • 5 grammi di polvere lievitante già dosata e composta da cremor tartaro e bicarbonato

Per la composta di more senza zuccheri raffinati:

  • 140 grammi di more
  • 15 grammi di zucchero di cocco (o di canna integrale)

Per la copertura**:

  • 100 grammi di cioccolato fondente di ottima qualità (possibilmente senza lecitina di soia)
  • 200 ml di latte di cocco (in lattina, senza il riposo in frigo, oppure panna di cocco in brick)
  • 25 grammi di farina di cocco
  • 50 grammi di mandorle ridotte in farina sottile
  • 10 grammi di polvere lievitante già dosata e composta ca cremor tartaro e bicarbonato

Per decorare:

  • more fresche
  • mandorle a lamelle

*In caso di celiachia, tutti gli ingredienti a rischio di contaminazione devono essere certificati senza glutine

**non ho aggiunto dolcificanti perchè mi piace il contrasto che si crea tra la frolla e l’amaro del cioccolato. Se amate i sapori più dolci, potete aggiungere 50-60 grammi di zucchero di cocco o di canna integrale.

Come si fa?

Per prima cosa, preparate la composta di more: sciacquate e asciugate delicatamente le more. Versatele in una padella con lo zucchero e spadellatele a fuoco basso per qualche minuto, finchè non si disferanno. Lasciatele raffreddare.

Per la frolla vegan e senza glutine

Setacciate la farina di grano saraceno con la polvere lievitante. Aggiungete le mandorle ridotte in farina finissima, la farina di cocco e lo zucchero. Unite l’olio e l’acqua (o il latte) un po’ alla volta, fono ad ottenere una frolla compatta, che lascerete riposare in frigo per 30 minuti.

Per la copertura della Crostata more e cioccolato

Fate fondere a bagnomaria ( o al microonde) il cioccolato fondente. Lasciatelo intiepidire.

Versate il latte di cocco o la panna in una ciotola e montate con le fruste elettriche per incorporare aria. Abbandonate le fruste elettriche e unite la farina di mandorle, quella di cocco, la polvere lievitante e il cioccolato fuso tiepido, mescolando con un cucchiaio di legno con movimenti dall’alto verso il basso.

Componete la Crostata more e cioccolato

Riprendete la frolla dal frigo e stendetela in uno strato non troppo sottile. Rivestite il fondo e i bordi di una teglia da 20 cm di diametro coperta con carta da forno ( se vi avanza un po’ di frolla, potete ricavarne dei biscotti da cuocere per 10 minuti in forno). Versate la composta di more sulla base e coprite con l’impasto al cocco e cioccolato. Livellate bene e cuocete la Crostata more e cioccolato in forno preriscaldato a 180 gradi per 15-20 minuti. Il ripieno dovrà rimanere morbido.

Lasciate raffreddare la Crostata more e cioccolato e mettetela in frigo. Decorate con more fresche e mandorle a lamelle.

Crostata more e cioccolato

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6 commenti

Sara Fagni 8 Luglio 2016 - 15:00

Che si parli di una storia d’amore, del concludersi di un’esperienza di studio o lavorativa, della fine di un viaggio o di un libro la parola ‘fine’ mi rende sempre ansiosa, mi spaventa e destabilizza il mio equilibrio. Le tue riflessioni infatti sono state uno specchio nel quale mi sono rivista molto, ma, sono sicura, che con una crostata del genere potrei affrontare con dolcezza e a testa alta ogni ‘fine’ che mi si possa porre di fronte 😀
Una domandina, ma il cioccolato fondente del ripieno, dopo averlo sciolto e fatto intiepidire, si può mescolare con il cucchiaio insieme alla panna già montata o lo monti prima assieme?

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Senza è Buono 8 Luglio 2016 - 15:05

Che dolce che sei Sara! <3 grazie per il commento e grazie per avermi fatto notare la mia svista...ormai scrivo le ricette la notte tardi e gli errori sono dietro l'angolo! Per la cioccolata, va fusa e aggiunta tiepida al latte di cocco. Ora correggo!! baci e grazie ancora, Leti

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ipasticciditerry 10 Luglio 2016 - 17:04

Cioè sono arrivata alla foto finale della fetta e facevo fatica a deglutire ahahahahh. Direi che mi piace, che dici? Ottima, bravissima Leti.
Cara Leti, le storie d’amore quando finiscono ti possono anche lasciare tramortita e inebetita per un tempo x però poi per forza di cose, bisogna voltare pagina. Bisogna pensare che forse non era la persona adatta a noi, che non ci meritava, che non era quella giusta. Bisogna conservare solo i momenti belli passati insieme e cercare di dimenticare quelli brutti, se ci sono stati. Quando poi, dopo anni, ci ripensi, ti domandi come cavolo hai fatto a soffrire così tanto? E tutto ti sembrerà più leggero. Questa è la vita. Anche se ora ti sembra assurdo quello che ti sto dicendo, ti garantisco che è proprio così che andrà. Stai sorridendo? Me lo auguro. Ti abbraccio tesoro, forza. ♥

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Senza è Buono 11 Luglio 2016 - 12:34

Terry <3 tu sai sempre quali parole scrivermi, soprattutto nei momenti difficili. La tua sensibilità è unica e mi commuove sempre. Grazie davvero. Ti abbraccio forte forte

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FabiFabipasticcio 14 Luglio 2016 - 11:26

Personalmente mi piace pensare, a cuore sanguinante e con le lacrime in mano, che comunque ogni fine è un nuovo inizio. E ripeto, con tutto il dolore che ciò comporta. Mi spaventa più il restare ancorata ad un passato che non mi appartiene più, piuttosto che il nuovo che è tutto da scoprire. E sottolineo di nuovo con tutta l’ansia e la paura che ciò comporta.
Poi, con una fettina di torta certe cose si affrontano meglio!

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Senza è Buono 15 Luglio 2016 - 9:31

Grazie Fabi <3 Che parole bellissime!Sono d'accordo con te: non bisogna rimanere ancorati al passato, è un fardello inutile da portare. Meglio passare avanti, anche perchè c'è sempre qualcosa di meraviglioso che ci aspetta. Un abbraccio!

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