Dopo avervi parlato dell‘intolleranza al lattosio e della celiachia, oggi vi accennerò ad un’altra problematica alimentare che si riscontra soprattutto nei bambini molto piccoli: l’intolleranza, o meglio l’allergia alle uova.
Si tratta di una delle allergie più diffuse in età pediatrica: secondo le stime, l’1,5-1,8% dei bambini fino ai due anni soffre di questo problema, che si manifesta già dal primo contatto con l’uovo.
Quale è la causa?
Le proteine contenute nell’albume sono le principali imputate dell’allergia alle uova, ma esse sono a stretto contatto con il tuorlo e, quindi, lo “contaminano”, provocando problemi nei soggetti allergici. Tutto ha origine nel sistema immunitario, che, una volta venuto in contatto con le proteine dell’uovo, non le riconosce in modo corretto. Gli anticorpi segnalano questo “pericolo” e rilasciano nell’organismo le cosiddette istamine, sostanze che causano la
sinotmatologia allergica. Secondo i medici, inoltre, la sensibilizzazione a queste proteine potrebbe avvenire anche durante la gravidanza o l’allattamento dei neonati.
Quali sintomi?
Eczemi (infiammazioni cutanee), orticaria, rinite allergica, disturbi intestinali e/o digestivi, sintomi di asma sono i
sintomi più comuni dell’allergia alle uova, ma essi possono variare da soggetto a soggetto. In ogni caso, i sintomi compaiono poco dopo aver ingerito l’alimento responsabile, quindi, è possibile individuarlo facilmente.
Si guarisce dall’allergia alle uova?
Secondo i medici, l’allergia alle uova, di solito, scompare con la crescita e dura al massimo tre anni. L’unico accorgimento, in questo lasso di tempo, oviamente, è la completa esclusione dell’uovo dall’alimentazione. Inoltre, bisogna leggere sempre con attenzione le etichette degli alimenti di origine industriale, perchè le proteine dell’uovo sono spesso usate come addensante. Attenzione, dunque, a merendine, biscotti, prodotti da forno in generale, ma anche a panature, salse e condimenti vari. Inoltre, in caso di allergia alle uova, bisogna essere molto cauti quando si mangia fuori casa!
Come sostituire le uova nella mia alimentazione e nelle ricette?
Le uova sono ricche di vitamine del gruppo B, in particolare della B12, fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso, per prevenire l’anemia, per rinforzare unghie e capelli e contrastare la demenza senile. A causa di un’eventuale allergia, oppure per scelta etica, (come accade nell’alimentazione dei vegani), si possono verificare carenze sostanziali. Come fare per sopperire alla mancanza di nutrienti così importanti? Basta mangiare legumi, soprattutto fagioli, noci e semi di girasole!
Nelle ricette, invece, è tutta un’altra storia. Dipende, infatti dalla funzione che esse hanno nell’impasto. Le uova, di solito, servono per favorire la lievitazione, oppure per legare gli ingredienti. Di norma, se le uova previste sono più di tre, la loro funzione è quella di far lievitare l’impasto, quindi, nelle torte, è bene sostituirle con della polvere lievitante a base di cremor tartaro e bicarbonato. Nelle torte a base di cioccolato, è utile aggiungere, nel composto, un cucchiaio di aceto di mele; oppure, se non si hanno problemi con la soia, un uovo può essere sostituito da 40 grammi yogurt di soia o da 2 cucchiai di tofu sbriciolato. Altrimenti, è possibile creare l’uovo di semi di lino, mettendo a bagno 1 cucchiaio di semi tritati in un bicchiere d’acqua e lasciar riposare finchè il composto non diventa di una consistenza gelatinosa, simile, appunto, all’albume. Anche la banana, o la zucca frullata possono aiutare a legare gli ingredienti di muffin o torte, ma bisogna tener presente che entrambe queste soluzioni modificheranno il sapore del dolce. Per addensare creme, o budini basterà aggiungere amido di mais, o di riso, oppure usare l’agar agar (per i budini) mentre per la frolla, il discorso è un po’ diverso, soprattutto quando si realizzano crostate o biscotti senza glutine. Bisognerà, infatti, aiutarsi, ad esempio, con della frutta secca tritata nell’impasto e aggiungere acqua o latte vegetale poco per volta, per “riequilibrare” i liquidi e amalgamare l’impasto. Nelle ricette salate, invece, basterà aggiungere una patata bollita, del riso o del miglio lesso, oppure dei legumi per dare la giusta consistenza a burger e polpettoni.
Avrete di certo capito che, se ho affrontato questa problematica alimentare, è perchè voglio annunciarvi la nuova raccolta di ricette del mese di maggio!
Questa volta, tocca alla mia socia Manuela di Una favola in tavola – Il Mondo di Ortolandia ospitarla sul suo blog! Dunque, l’intolleranza/allergia scelta è l’uovo, proprio perchè colpisce i bimbi, mentre per i tre ingredienti del mese, vi rimando al suo post, mentre per le regole, andate a curiosare qui, dove anche le amiche che non hanno un blog troveranno una (spero) gradita sorpresa!!!